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Lo Schedario onomastico di Giovanni Battista Corgnali

Lo Schedario onomastico è stato realizzato da Giovanni Battisa Corgnali (1887-1956) nel corso della sua lunga e feconda attività di studioso e di ricercatore sulla lingua, sulle tradizioni e sulla storia della regione friulana. Lo Schedario onomastico – ma si potrebbe dire anche "antroponimico", dal momento che contiene materiali che riguardano i soli appellativi personali – si compone, fisicamente, di 85 cassette di cartone della lunghezza di cm. 23,5, per un’altezza di cm. 7,00 e una larghezza di cm. 13,0. Le cassette si trovano conservate in un grande armadio nella sala adiacente all’attuale Direzione della Biblioteca Civica di Udine, sala occupata quasi interamente da scaffali con libri e riviste. Le prime 74 cassette riguardano esclusivamente i nomi maschili, la cassetta 75 raccoglie sia nomi maschili che femminili, e le cassette dalla 76 in poi solo nomi femminili. In ogni cassetta vi sono tra le 1.500 e le 2.000 schedine, di formato anche leggermente diverso, per un totale di circa 160.000 schedine. I materiali sono raccolti in ordine alfabetico con richiami stile “rubrica” per le voci di particolare importanza; vi sono anche indicazioni specifiche per i formanti.

Il tipo di informazioni che Corgnali annota sulle schede riguardano in primo luogo le attestazioni di singoli elementi antroponimici tratti da documenti più o meno antichi, di area friulana e non friulana; a queste si aggiungono le notizie e le curiosità di cui viene direttamente a conoscenza da informatori e studiosi locali. In alcune schede incolla ritagli di giornali o di libri, cita pubblicazioni, annota bibliografie. Molte schedine, semplici appunti o promemoria, sono costituite anche solamente dalle risposte che Corgnali forniva ai frequentatori della Biblioteca, che si rivolgevano direttamente a lui per ricevere informazioni sull’origine del loro nome o sulla provenienza geografica della loro famiglia. Piuttosto numerose e varie sono le fonti alle quali Corgnali attinge per formare la raccolta dello Schedario onomastico – anche se numerose sono le schedine, in realtà, che non ne riportano alcuna. Tra i manoscritti si segnalano prima di tutto i cospicui fondi conservati presso la Biblioteca Civica di Udine: sono citate carte di confraternite, atti di notai, registri canonici, fondi privati di famiglie, note di locazione, sentenze processuali. Ancora numerosi sono i pezzi conservati all’Archivio di Stato di Udine: fondo notarile antico, fondi di famiglie private come il fondo di Toppo, il fondo de Portis, il fondo Savorgnan e molti altri.

Per quanto riguarda le opere a stampa, numerose sono le raccolte e le edizioni di testi antichi – che comprendono quindi già esse in partenza una pluralità di fonti – come ad esempio il Thesaurus Ecclesiae Aquileiensis di Giuseppe Bianchi, il Codice Diplomatico Istriano di Pietro Kandler o il Diplomatarium Portusnaonense di Giuseppe Valentinelli. Tra le altre opere a stampa, di argomento onomastico e storico, Corgnali ricorre spesso al ben noto Das Land Görz und Gradisca del barone Carl von Czoernig, al secondo volume del Die sprache der Langobarden, cioè il Langobardisches Wörterbuch. Personennamen, di Wilhelm Bruckner, a La vita in Friuli. Usi, costumi e superstizioni popolari di Valentino Ostermann. Lo Schedario onomastico risulta ancora, a cinquanta anni dalla morte del suo autore, la più vasta raccolta al momento disponibile per quanto riguarda l’illustrazione del patrimonio antroponimico friulano, antico e moderno, strumento indispensabile di consultazione per quanti desiderano dedicarsi a ricerche in questo settore.

Federico Vicario